L’elaborazione di un concetto pedagogico ha rappresentato il punto di partenza per ripensare gli spazi. È stata una buona opportunità non solo per aggiornare l’approccio didattico e per esaminare le difficoltà/potenzialità dell’edificio sotto il punto di vista della comunità scolastica. È stata molto di più: un’opportunità per verificare in termini culturali ed educativi la capacità della scuola (edificio e comunità) di realizzare una didattica innovativa e accogliere attività e soggetti esterni anche oltre l’orario curriculare.
Nel corso dell’anno scolastico 2015/2016 un gruppo di lavoro composto da una rappresentanza di insegnanti, genitori e personale non docente ha lavorato alla costruzione del concetto pedagogico della scuola Fermi attraverso un processo di progettazione condivisa, con l’obiettivo di implementare la qualità degli spazi interni ed esterni dell’istituto.
Il progetto è nato dalla convinzione che la scuola media Enrico Fermi necessitasse di un profondo intervento di qualificazione, in cui la componente architettonica fosse lo specchio di quella pedagogico-didattica e culturale. Intervenire sulla struttura scolastica, dotandosi di un pensiero pedagogico, ha significato restituire a insegnanti e allievi uno spazio fisico entro il quale vivere l’avventura della conoscenza.
Il percorso pedagogico compiuto è stato il frutto di una concertazione con il territorio, i tecnici degli uffici comunali, gli assessori, gli enti e le associazioni che collaborano con la scuola, e ha coinvolto anche gli allievi, generando la consapevolezza che l’evento didattico è un fatto anche fisico, materiale, che coinvolge tutti. Nutrire il corpo della scuola significa dunque, in senso ampio, informare lo spazio architettonico con un chiaro pensiero di dove si vuole lavorare, come e perché, tenendo conto dei bisogni di tutti.
Tappa n.1
Primo incontro conoscitivo, della scuola e del gruppo di lavoro
settembre 2015
Nelle prime due giornate di lavoro il punto di partenza nella formulazione del percorso pedagogico è stato il sopralluogo della scuola Fermi, per analizzarne gli spazi e i flussi di attività che si generano all’interno. A questo è seguita la costituzione del gruppo di lavoro da parte della dirigente scolastica, formato da un gruppo di insegnanti, di personale non docente e una rappresentanza dei genitori.
L’obiettivo del gruppo è stato quindi l’elaborazione del piano organizzativo a indirizzo pedagogico della scuola, un elaborato che descrive il vissuto e le abitudini nella scuola, e i desiderati che possono promuovere un cambiamento. Questo materiale costituisce il punto di partenza non solo per il concetto pedagogico, ma anche per lo studio di fattibilità architettonico. La prima attività svolta è stata la mappatura del sistema di relazioni che interessa la scuola, momento propedeutico al racconto delle visioni che portano con sè i vari soggetti coinvolti nel progetto, con le relative aspettative verso il futuro della scuola. Per ragionare sulla fisicità della scuola e sul rapporto tra le sue parti, si è lavorato sulla metafora della scuola come corpo, attraverso le varie interpretazioni personali del gruppo, al quale infine è stato chiesto di tenere un diario di bordo di accompagnamento durante tutto il percorso
Tappa n° 2
Per sensibilizzare la comunità scolastica sul tema dell’innovazione negli ambienti di apprendimento e confrontare dirigenti e insegnanti con colleghi che hanno realizzato esperienza simili è stato organizzato un ciclo di seminari (a cura del prof. Castoldi)
settembre 2015 - gennaio 2016
Tappa n° 3
Il gruppo di lavoro è stato coinvolto in un viaggio di studio in Alto Adige per visitare scuole innovative e incontrare testimoni privilegiati di queste realtà
novembre 2015
Il gruppo di lavoro è stato coinvolto in un viaggio di studio in Alto Adige per visitare scuole innovative e incontrare testimoni privilegiati di queste realtà. All’interno del percorso di progettazione condivisa è stata organizzata una visita in Alto Adige per osservare da vicino alcune buone pratiche realizzate nel nostro Paese. Si è trattato di un momento di formazione sul campo, durante il quale toccare con mano l’innovazione di alcuni spazi di apprendimento e incontrare testimoni ed esperti che hanno progettato o utilizzano queste scuole. Sono state visitate le scuole primarie e secondarie di I grado nel Comune di Monguelfo in Val Pusteria in provincia di Bolzano e la scuola secondaria di I grado “Manzoni” nel Comune di Bressanone, anch’esso in provincia di Bolzano. Gli insegnanti hanno rilevato alcuni temi molto interessanti che riguardano la qualità architettonica (la luce, i materiali, gli arredi), il ripensamento nell’uso di alcuni spazi, la varietà degli spazi di apprendimento e molti aspetti anche riguardanti la cura del benessere di tutti gli utenti delle scuole.
Tappa n° 4
sportello officina scuola // laboratori di espressività e movimento // incontro di lavoro del gruppo TFS // workshop tempo libero nello spazio libero // workshop generativo aperto
novembre 2015
Nel terzo nucleo di lavoro, il gruppo si è diviso per lavorare in parallelo sugli aspetti architettonici e pedagogici: con lo Sportello Officina Scuola ogni individuo della scuola ha potuto confrontarsi con l’architetto Sandy Attia sui bisogni e le visioni personali della scuola Fermi; la pedagogista Beate Weyland ha invece tenuto quattro laboratori con gli studenti per permettere di vedere la scuola con occhi nuovi, attraverso il disegno, la musica, la fotografia e il movimento. In uno dei laboratori i ragazzi hanno misurato la scuola con il loro corpo per appropriarsi meglio anche di spazi che utilizzano e conoscono poco. In un altro laboratorio, ai ragazzi è stata assegnata la mission di allestire lo spazio esterno alla classe (corridoi, atri, ingressi, spazio esterno) in modo non convenzionale, utilizzando ciò che si trovava nella scuola (tappetini in palestra, oggetti, piante, arredi, sedie) e con altri materiali messi a disposizione per realizzare anche solo temporaneamente spazi per attività non curriculari (incontrarsi, ascoltare musica, giocare, rilassarsi, ecc). L’incontro è terminato con il workshop generativo, il cuore del concepimento del concetto pedagogico, aperto a tutti coloro che desideravano prenderne parte.
Il quarto incontro del gruppo di lavoro si è incentrato su diversi momenti di sintesi, finalizzati a rielaborare, mettere a sistema e tradurre in proposte tutte le idee emerse nelle fasi precedenti. Il lavoro è iniziato analizzando i dati emersi dal workshop generati dell’incontro precedente e prendendo in considerazione le esigenze espresse durante i laboratori dei ragazzi e nelle interviste dell’officina scuola.
L’attenzione è stata quindi focalizzata su:
Questo sono stati i punti sui quali sono state sviluppate attività specifica al delineamento del documento del concetto pedagogico.
Gli incontri delle due giornate sono stati incentrati sulla discussione dei diversi aspetti del concetto pedagogico. Il gruppo di lavoro ha riflettuto in dettaglio su molti punti, cercando di trovare un accordo soprattutto sui significati delle scelte per la didattica e per il benessere della comunità scolastica. L’intento è stato quello di analizzare a fondo tutti i punti emersi e confrontarli con le premesse pedagogiche e didattiche in modo puntuale e rigoroso.
I temi affrontati sono stati nello specifico:
‐ la tecnologia diffusa nella scuola;
‐ alcuni spazi specifici e la necessità di luoghi idonei alle attività legate a una didattica inclusiva e personalizzata;
‐ le aree dedicate alla ristorazione/alimentazione e il rapporto con possibili sviluppo di tipo didattico;
‐ i laboratori, la palestra e gli spazi comuni;
‐ la zona degli insegnanti e gli spazi di incontro con i genitori;
‐ il ripensamento dell’orario scolastico;
‐ l’uso degli spazi esterni.
La riflessione ha coinvolto anche alcuni interlocutori esterni, per condividere la prima bozza del concetto pedagogico e ricevere feedback utili per integrare il documento. Sono stati invitati soggetti dell’assocazionismo e delle realtà sportive e culturali che collaborano con la scuola o potrebbero essere interessati a farlo in futuro.
Tappa n° 7
Prima di essere congedato il concetto pedagogico è stato presentato e discusso nei suoi punti fondamentali in un Consiglio di Istituto allargato
aprile 2016
Prima di essere congedato il concetto pedagogico è stato presentato e discusso nei suoi punti fondamentali in un Consiglio di Istituto allargato
All’esito del quinto nucleo di lavoro si è giunti alla redazione del concetto pedagogico. Il documento redatto è stato presentato alla comunità scolastica e agli interlocutori esterni interessati per essere discusso e condiviso. La Dirigente Scolastica insieme alle due persone che hanno guidato il processo (la pedagogista Beate Weyland e l’architetto Sandy Attia) hanno presentato il percorso e raccontato gli aspetti fondamentali. I rappresentanti della Fondazione Agnelli e della Compagnia di san Paolo hanno esposto i successivi passi del progetto.
Tappa n° 8
Il documento congedato dalla comunità scolastica della scuola a conclusione del processo di progettazione condivisa
Il concetto pedagogico definisce in modo chiaro i bisogni didattici, lo sviluppo presunto e il rapporto con il territorio in ottica educativa. In concreto indica che cosa gli insegnanti e gli allievi faranno, come, dove e perché, offrendo una descrizione degli atteggiamenti che si intende sviluppare nella quotidianità scolastica. È un documento che unisce dunque realtà e sogno, il modus facendi attuale e quello che si vorrebbe attuare in spazi più consoni.